L’abisso della parola

Come mai nell’era del maximum dei mezzi di comunicazione sperimentiamo il minimum della comprensione e a fronte della complessità e moltiplicazione dei problemi economici, sociali ed etici operiamo una riduzione e un impoverimento del linguaggio? Dov’è finito il patto tra la parola e la cosa?
Perché anche noi, con l’autore del Qohelet (1,8), siamo sul punto di confessare che “tutte le parole sono logore e l’uomo non può più usarle” e che l’unico modo di rendere giustizia alla parola è il silenzio del lutto?
Perché la parola comunica e isola, consola e affanna, benedice e maledice, edifica e distrugge, salva e uccide, fa cessare e fa scoppiare le guerre?
Perché la parola non si identifica col medium, non si riduce a un vocabolo, non abita uno spazio.
Essa è “così profonda che della sua anima, per quanto tu possa camminare e percorrere l’intera via, mai potresti trovarne i confini” (Eraclito).

ingresso libero

Ivano Dionigi è Professore Emerito di Lingua e Letteratura latina dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, di cui è stato Magnifico Rettore dal 2009 al 2015. Tra i suoi libri più recenti, si segnalano Il presente non basta. La lezione del latino (Mondadori 2016); Quando la vita ti viene a trovare. Lucrezio, Seneca e noi (Laterza 2018), Osa sapere. Contro la paura e l’ignoranza (Solferino 2019); Parole che allungano la vita. Pensieri per il nostro tempo (Raffaello Cortina 2020); Segui il tuo demone. Quattro precetti più uno (Laterza 2020), Benedetta parola. La rivincita del tempo (Il Mulino 2022); L’apocalisse di Lucrezio. Politica, religione, amore (Raffaello Cortina 2023).

  • Quando: 24 gennaio 2024 - 17:00
  • Dove: Saloncino della Musica, Palazzo de’ Rossi
  • Categoria: lezione civile

“Tutte le parole sono logore e l’uomo non può più usarle” (Qohelet 1,8). Se così è, l'unico modo di rendere giustizia alla parola è il silenzio del…

Ivano Dionigi

Ivano Dionigi, latinista, è professore emerito dell’Università di Bologna.