Kinder-Traum Seminar

La notte del 13 gennaio Enzo Moscato se ne è andato, in punta di piedi, senza fare rumore. Questa perdita lascia il mondo del teatro e della cultura orfano, ancora una volta, di un Poeta della parola e della scena. Le parole di Hurbinek abbracciano la Compagnia-famiglia di Enzo e gli rendono omaggio con la messa in scena della sua opera.

Compagnia teatrale Enzo Moscato/Casa del contemporaneo

Mise en espace su un pensiero-parola dedicato alla memoria collettiva della Shoah

di Enzo Moscato

con Cristina Donadio, Vincenza Modica, Giuseppe Affinito

immagini sceniche Mimmo Paladino

organizzazione Claudio Affinito

“Seminario sui sogni dei bambini” o anche “Seminario sui bambini in sogno”: la giusta interpretazione del titolo tedesco è volutamente ambigua, così come ambigua è lasciata da Jung, a cui il titolo dello spettacolo è “rubato”.

Si tratta di una raccolta di voci differenti (tratte da autori come Janusz Korczak, Tadeusz Kantor, Etty Hillesum, Primo Levi, Elie Wiesel, Tzvetan Todorov, Mary Berg, Bruno Bettelheim, Robert Antelme, Edith Stein, Marina Cvetaeva) catturate all’interno della più devastante tragedia collettiva: la Shoah. Non una rielaborazione storico-cronologica di quegli avvenimenti, ma, nelle parole di Moscato,

un’evocazione, poetica, simbolica, immaginaria, elusiva, ellittica in cui l’Autore della rappresentazione vuole calare quelle tristi vicende, per rafforzare maggiormente l’ineliminabile incidenza sulla nostra vita quotidiana.

Enzo Moscato, attore, autore e regista, è tra i capifila della nuova drammaturgia napoletana con un teatro scritto e interpretato in forme coraggiosamente inconsuete; una lingua arcaica e modernissima, un plurilinguismo tutto suo che lo hanno imposto all’attenzione della critica e del pubblico non soltanto italiani. È considerato l’interprete di un nuovo teatro di poesia, che riconosce i suoi ascendenti non solo nei grandi autori e compositori napoletani, ma in Artaud, in Genet, nei poeti maledetti di fine secolo, in Pasolini. Al suo attivo diversi cd come chansonnier/rivisitatore dell’universo canoro partenopeo e non: “Embargos”, “Cantà”, “Hotel de l’univers”, “Toledo Suite” “Modo Minore”. Rilevanti le sue prove nel cinema con vari registi, tra cui Mario Martone, Pappi Corsicato, Raul Ruiz, Antonietta De Lillo, Massimo Andrei, Pasquale Marrazzo. Le sue opere, da Scannasurice a Napoli 43 sono pubblicate da Ubulibri, Guida, Pironti.

Cristina Donadio, attrice, autrice e regista, ha iniziato la sua carriera giovanissima con il suo primo amore, il teatro. Comincia il suo percorso teatrale nel 1977 con un “mostro sacro” della tradizione partenopea come Nino Taranto per continuare negli anni successivi con altri grandi come Eduardo de Filippo, Aldo Giuffrè, Mico Galdieri, Aroldo Tieri, Edmo Fenoglio, Gianni Agus. Negli anni ’80 si cimenta come regista di un particolarissimo tipo di “teatro di figura”. Come autrice comincia la sua intensa ricerca su personaggi femminili a tinte forti. All’inizio degli anni ’90 il suo “incontro fondamentale” con il teatro di frontiera di Enzo Moscato. Nel cinema è interprete tra gli altri per Liliana Cavani e Pappi Corsicato. Per il grande pubblico è Scianel della serie cult Gomorra

Giuseppe Affinito è elemento “storico” della Compagnia teatrale di Enzo Moscato, sotto la cui direzione si è formato fin dalla tenera età di sette anni. La sua carriera si divide tra ricerca in campo storico-filosofico (con un dottorato in Storia tra l’Università di Napoli e Parigi) e la scena teatrale e cinematografica, in cui accompagna come alter-ego il Maestro Moscato, ma anche sviluppando negli ultimi anni una personale cifra artistica e registica.

  • Quando: 26 gennaio 2024 - 20:45
  • Dove: Il Funaro
  • Categoria: mise en espace

Mise en espace su un pensiero-parola dedicato alla memoria collettiva della Shoah.

Compagnia teatrale Enzo Moscato